AGGIORNAMENTO DELLO STATUTO UNIVERSALE DEL GIUDICE

Aggiornato a Santiago del Chile il 14 Novembre 2017

Tra il 1993 e il 1995, le varie componenti regionali della UIM hanno adottato Carte sullo statuto del giudice:

– la «Carta sullo statuto dei giudici» adottato dall’Associazione Europea dei Magistrati nel 1993 (Link)

– lo «Statuto del giudice iberoamericano» (Estatuto del Juez iberoamericano) adottato nel 1995 dal Gruppo Ibero-Americano dell’UIM (Link)

– lo «Statuto del giudice in Africa», ​​adottato nel 1995 dal Gruppo Africano dell’UIM (Link)

Pochi anni dopo, nel 1999, dopo un lungo processo di riflessione, il Consiglio Centrale dell’UIM, durante la sua riunione a Taiwan, ha adottato una Carta universale sulla statuto dei giudici (vedi Appendice 1).

Oltre a questi principi interni all’UIM esistono numerosi standard riconosciuti a livello internazionale. Essi sono destinati a stabilire, nell’interesse di giudici e pubblici ministeri, ma anche delle parti in causa, un insieme di diritti e doveri miranti a preservare l’indipendenza e l’imparzialità del potere giudiziario.

È questo il caso:

– dei testi adottati nell’ambito delle Nazioni Unite dal 1966 e più specificamente i Principi fondamentali per la salvaguardia dell’indipendenza della magistratura, adottati nel 1985; (Link)

– della Raccomandazione 94/12 del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, approvata nel 1994 e aggiornata nel 2010 (Raccomandazione 2010/12 sui giudici: indipendenza, efficienza e responsabilità); (Link)

– della Carta europea sullo statuto dei giudici, elaborata dal Consiglio d’Europa nel 1998; (Link) (Link 2)

– dei diversi pareri del Consiglio consultivo dei giudici europei, emanati a partire dal 2001, tra cui la «Magna Carta dei giudici europei», compilazione di questi pareri pubblicata nel 2010; (Link)

– dei Principi di Bangalore sulla deontologia giudiziaria (2002) e della risoluzione 2006/23 del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite; (Link) (Link 2)

– della Relazione della Commissione di Venezia sull’indipendenza del sistema giudiziario (parere n. 494/2008); (Link)  (Link 2)

– della Raccomandazione di Kiev sull’indipendenza della magistratura in Europa orientale, adottata nel 2010; (Link)

– dei pareri della Rete europea dei Consigli di giustizia. (Link)

Altri organismi, come l’Associazione dei giudici del Commonwealth, hanno anche adottato standard destinati a garantire l’indipendenza del potere giudiziario (tra cui la «Dichiarazione di Victoria Falls», nel 1994, o lo statuto dei giudici del Commonwealth, nel 2013).

A partire dal 1999 e dall’adozione della Carta Universale a Taiwan, l’UIM ha condotto un lavoro circa gli standard minimi indispensabili per la garanzia dell’indipendenza della magistratura.

Questo è stato il caso, soprattutto, del lavoro svolto in seno alla Prima Commissione di Studi, che, a partire dall’anno 2000, si è occupata dei temi seguenti: (Link)

– Gestione efficiente degli uffici giudiziari ed amministrazione della giustizia da parte di giudici indipendenti – 2015

– I media, compresi i mezzi  di comunicazione sociale, nelle aule giudiziarie e i loro effetti sull’indipendenza della magistratura e la buona amministrazione della giustizia – 2014

– Come promuovere in pratica l’indipendenza dei magistrati quali protettori del diritto internazionale e dei diritti umani – 2013

– La specializzazione dei giudici – 2012

– Le condizioni materiali ed economiche dell’indipendenza della magistratura – 2011

– I criteri di valutazione dell’indipendenza della magistratura (seguito) – 2010

– I criteri di valutazione dell’indipendenza della magistratura – 2009

– Le relazioni tra potere esecutivo e giudiziario in una società democratica – 2008

– L’accesso alla giustizia – 2007

– Come rendere coerenti nomine e valutazione dei giudici con l’indipendenza della magistratura – 2006

– Sistema economico, giurisdizione ed indipendenza della magistratura – 2005

– Regole per la condotta etica dei giudici: loro applicazione e rispetto – 2004

– I Consigli superiori della magistratura, o organismi analoghi, nei sistemi giudiziari – 2003

– Lo statuto dei capi delle giurisdizioni – 2001

– L’indipendenza della magistratura all’interno della propria organizzazione – 2000

Inoltre, i vari Gruppi Regionali e il Consiglio Centrale dell’UIM hanno adottato numerose risoluzioni che si riferiscono a questi standard, progressivamente realizzando, in tal modo, un corpus di norme specifiche per la nostra organizzazione.

In occasione della riunione di Foz do Iguaçu del 2014 il Consiglio Centrale dell’UIM ha adottato la proposta del Comitato di Presidenza volta ad un aggiornamento della Carta adottata nel 1999 a Taiwan.

In occasione della riunione di Barcellona (2015), ​​un gruppo di lavoro è stato costituito, con l’incarico di redigere la bozza della nuova Carta.

Tale gruppo era composto da

– Christophe REGNARD, Presidente dell’UIM (Francia), Presidente del gruppo di lavoro

– Giacomo OBERTO, Segretario Generale dell’UIM (Italia)

– Janja ROBLEK (Slovenia)

– Julie DUTIL (Canada)

– Allyson DUNCAN (USA)

– Walter BARONE (Brasile)

– Mario MORALES (Porto Rico)

– Marie Odile THIAKANE (Senegal)

– Sheikh KONE (Mali)

In questo lavoro è stato altresì coinvolto Günter WORATSCH, Presidente d’Onore dell’UIM (Austria), in qualità di Presidente del Comitato dei Presidenti d’Onore.

La bozza di Statuto Universale è stata discussa:

– dal gruppo di lavoro nel corso della riunione a Città del Messico nel mese di ottobre 2016,

– in occasione delle riunioni annuali dei Gruppi Regionali durante la primavera 2017.

La discussione e la validazione delle proposte del gruppo di lavoro sono state effettuate nel giugno 2017 dal Comitato di Presidenza.

L’adozione formale ha avuto luogo in occasione della riunione annuale del Consiglio Centrale il 14 novembre 2017 a Santiago del Cile.

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